Per celebrare i miei primi 27 anni vorrei sostenere l’Associazione Popoli Insieme e le sue attività di accoglienza, formazione e sensibilizzazione con e per i richiedenti protezione internazionale e i rifugiati.
Per me non c’è cosa più preziosa della libertà, ma in molte parti del mondo perfino il concetto è difficile da immaginare.
Ho iniziato a lavorare a Popoli Insieme da qualche mese e, in così poco tempo, ho ascoltato storie di vita che mi hanno molto colpito. Ci sono ragazzi che si sono trovati a scappare dal proprio Paese non ancora maggiorenni e che sono arrivati in Italia dopo aver affrontato il deserto, la Libia, le violenze e il Mar Mediterraneo o la rotta balcanica, il gelo e ripetuti respingimenti. Tutto questo solo perché mossi dalla speranza di una vita degna, di una vita più libera.
Qui a Popoli Insieme questi ragazzi, richiedenti protezione internazionale e rifugiati, hanno la possibilità di diventare protagonisti di un percorso di inclusione e autonomia sul territorio di Padova. Vengono accolti e accompagnati nell’apprendimento dell’italiano, nella ricerca lavoro e in diversi progetti di inclusione che promuovono l’interculturalità e l’incontro.
Accogliere persone è fondamentale, ma non è sufficiente: Popoli Insieme propone diverse attività di formazione nelle scuole che coinvolgono ragazzi e ragazze di ogni età e che promuovono un’educazione interculturale, basata sull’incontro: solo guardando un rifugiato negli occhi e ascoltando la sua storia, possiamo cogliere la complessità delle migrazioni forzate e la ricchezza che ogni persona porta con sé.
Costruire una comunità accogliente è possibile solo se la comunità viene coinvolta: Popoli Insieme si attiva sul territorio con diverse iniziative ed eventi di sensibilizzazione dedicati alla cittadinanza e che mettono al centro la narrazione di chi, per troppo tempo, si è visto raccontare da altri.
Quest’anno ho deciso di coinvolgere amici, parenti e conoscenti in questa missione: accogliere persone e costruire comunità! Una buona accoglienza è un vantaggio per tutte e tutti, non solo per chi viene accolto, perché la solidarietà è come una catena e se anche solo un anello si spezza, questa perde la sua forza: insieme possiamo costruire una comunità dove tutte le persone, nessuna esclusa, sono importanti!